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Perché un blog?

  • Immagine del redattore: Miriam
    Miriam
  • 13 gen 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Scrivere un blog è un po' come mettersi a nudo, è come mostrare la propria interiorità attraverso la condivisione delle proprie riflessioni personali, una cosa che a noi introversi riesce molto difficile.

Ma proprio per questo scrivere è anche lasciarsi andare, rinunciare a una parvenza di perfezione per mostrarsi nella propria essenza più vera.


Io credo che la scrittura inneschi un processo catartico, come il teatro. Gli antichi greci ritenevano, infatti, che attraverso la messa in scena di emozioni umane universali, si potesse stimolare la cosiddetta catarsi: una purificazione da quelle stesse emozioni che ci attanagliano.

E se ci pensiamo è un concetto bellissimo: noi semplicemente osservando quelle emozioni e pulsioni negli altri è come se le provassimo su noi stessi e provandole ci purificassimo da quelle.

Non è forse lo stesso seme dell'empatia?


Ecco, io penso che la scrittura operi, bene o male, allo stesso modo.

Da una parte scrivendo in prima persona: mettendo i nostri pensieri e le nostre riflessioni nero su bianco è come se ce ne liberassimo e ci purificassimo, è come se li oggettivassimo per poterli osservare meglio, e quindi la scrittura in qualche modo dà forma e nome alla nostra interiorità.

E dall'altra leggendo: che sia un romanzo, un saggio, un blog, leggere le parole che qualcun altro ha impresso sulla carta ci purifica allo stesso modo di una rappresentazione teatrale perché in quelle parole ci ritroviamo e scopriamo un pezzetto dell'altro e di noi stessi, allo stesso tempo.

E la letteratura racchiude entrambi i mondi, quello della scrittura e quello della lettura, in modo indissolubile, e quindi non potevo non aprire un blog proprio su quello che per me rimane un grande amore: i libri e tutto ciò che ad essi è collegato.


Questo del blog era un progetto che avevo in serbo da un po' di tempo, ma si sa come vanno queste cose, ci si lascia influenzare dai mille impegni quotidiani, dalla paura del giudizio o dalla paura, semplicemente, di cimentarsi in qualcosa di nuovo.

Perché sperimentare è qualcosa che può darci la carica ma anche spaventarci. Uscire dalla propria zona di comfort è più facile a dirsi che a farsi, ma arriva un momento in cui la necessità di mettersi alla prova diventa più forte di qualsiasi altro impedimento.


Sono felice, quindi, di darti il benvenuto in questo mio spazio personale.

Uno spazio in cui condividerò la mia passione per la lettura attraverso le recensioni dei libri che mi sono piaciuti o che proprio non mi hanno convinto, nella speranza di offrirti qualche spunto letterario.

Ogni tanto potrà capitarti di leggere anche recensioni di film che mi hanno particolarmente colpito o che in qualche modo possono essere connessi con il mondo letterario.

Qui troverai soprattutto le mie riflessioni personali, riflessioni in cui magari ti sarai ritrovato anche tu.

Perché la cultura, che sia originata da libri, stimolata da film, consolidata dall'esperienza, è anche e soprattutto questo: condivisione.


A presto,


Miriam




 
 
 

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